martedì 29 giugno 2010

L'annoso problema del portafoglio

Ogni estate si ripresenta.
Dove tenere questo malefico accessorio?
Di lasciarlo a casa non se ne parla, dato il preziosissimo contenuto: documenti d'identità vari; la patente (ne ho una nuova, lo sapevate? Scade a settembre...); le 400 tessere Arci, Acsi, Avis, Ascii, oltre a quelle di circoli talmente poco esclusivi da non avere diritto ad una sigla (tipo il Club Giallo. Seriamente: che nome è, Club Giallo?); le occasionali banconote...
Tenerlo nella tasca posteriore dei jeans è un'ottima alternativa, ma solo finché non mi siedo: sarà che sbaglio qualcosa nella postura, ma le amiche tessere mal sopportano questa posizione, e sviluppano la tendenza a spezzarsi. Davvero.
Ulteriori alternative analizzate sono state:
-lo zaino: fa troppo cre-teen-ager, a meno di essere ad un qualche festival. E poi devi portartelo in giro, appoggiarlo... insomma, meglio di no.
-la borsa: fa troppo gay. Non che abbia pregiudizi di sorta, ma nell'assai poco probabile eventualità che incontri la donna della mia vita sarebbe bello partire con il minor numero possibile di handicaps. E poi dovrei abbinarla alle scarpe, che fatica.
-il marsupio: fa troppo sfigato. Non c'è molto da aggiungere.
-in mano barra sul tavolo: ovvero quello che faccio di solito. Purtroppo è scomodo barra rischioso.
In conclusione direi che l'estate è il periodo dell'anno in cui si sente di più la mancanza di una ragazza; solo a causa della relativa borsa a cui affidare i nostri averi, eh.

Vabeh, dopo quest'ennesima teoria, diamo spazio ai rumors: gira voce che costoro suoneranno in Italia, nello specifico a Brescia, a settembre. Sono già lì.

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