Qualche nota sul papa, così, giusto per fare un po' di chiarezza:
1) "Al papa è stato impedito di andare alla Sapienza".
No, ragazzi, nessuno gliel'ha impedito: è lui che si è rifiutato. Adducendo non meglio precisate "ragioni di sicurezza", come se non avesse saputo che lo schieramento di forze dell'ordine, già preventivato come imponente, sarebbe stato ulteriormente aumentato dopo le polemiche dei giorni precedenti. Se poi pensiamo che il Dalai Lama, più volte minacciato di morte dai politici cinesi, di solito in pubblico appare in situazioni molto più a rischio, i casi sono due: o il caro Benedetto è coraggioso all'incirca come il proverbiale coniglio, oppure si tratta di una scusa. Appurato quindi che le ragioni di sicurezza sono una scusa, quale potrebbe essere il vero motivo per cui il nostro caro Natzinger non ha voluto presenziare? Un'ipotesi: alla sua causa è molto più utile fingersi vittima, ben sapendo che giornali, televisioni e, come poi è stato, politici "laici" (come no) si sarebbero scagliati contro l'intolleranza e la stupidità di studenti e professori. A proposito dei quali, andiamo al punto
2) "I professori hanno scritto ai giornali una lettera contro il papa".
In realtà la lettera l'hanno scritta, solo che era diretta al rettore, ed esponeva il punto di vista di codesti professori verso l'invito fatto al papa, facendo presente, ad esempio, che invitare in un'università la stessa persona che nel '90 e qualcosa aveva dichiarato "Nel processo contro Galileo la chiesa era stata molto più ragionevole di Galileo" non sembrava loro una scelta azzeccatissima (per usare un eufemismo).
3) "Il papa è stato censurato".
Ma per favore, uno che ha la sua trasmissione settimanale in diretta su Rai Uno, che ogni volta che parla viene ripreso da tutti i mass media per giorni, che può ricattare un miliardo di fedeli grazie ad improbabili premi post-mortem? Questa penso che non abbia neanche bisogno di commento.
4) "In democrazia ognuno ha il diritto di esprimere le sue opinioni. Anche il papa".
Verissimo. Infatti gli studenti avevano tutto il diritto di manifestare. Per quanto riguarda il papa, ribadisco quanto detto al punto 1: nessuno gli ha impedito alcunché.
5) "Il papa voleva andare alla sapienza per partecipare ad un dibattito, per confrontarsi".
Scusate se non capisco, ma come fai a confrontarti con uno che è convinto di "possedere" la verità per rivelazione divina? Il papa sarebbe andato lì e avrebbe fatto il suo discorso, che non avrebbe lasciato spazio ad eventuali contestazioni. Dopotutto il papa è infallibile...
6) "Nell'intervento (pubblicato il giorno dopo sui giornali) il papa ha dichiarato che non può imporre la fede, visto che bravo?".
Certo, lui non può imporre la fede (Opinione personale: ha anche avuto il buon gusto di non dichiarare di non volere imporla, visto che sarebbe stato falso). A lui basta imporre i dettami della sua fede a chi non la condivide. "Sei gay ma non sei cattolico? Non puoi comunque sposarti, né mettere i beni in comune, spiacente, visto che comunque posso convincere 3 quarti del parlamento a fare quello che voglio io". Discorso simile si potrebbe fare per un sacco di altre cose, sembra quasi che il diritto di veto sulle leggi non l'abbia solo il presidente, ma anche il papa.
Direi che è giunto il momento del paragone:
Invitare il papa all'inaugurazione dell'anno accademico alla sapienza sarebbe come invitare Hitler all'accensione della prima candela di Hanukkah
In generale, tutto questo parlare di congiura mi ha fatto venire in mente un film, in cui un personaggio gridava alla congiura contro di lui:
Ricordatevi di come finì il film....
PS: oggi non ho voglia di postare un video. Prometto che dal prossimo post sarò più attivo
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2 commenti:
Concordo su tutto, come potrai leggere anche nella risposta al tuo commento sul mio blog, ma ti faccio notare che, al contrario del mio, il tuo blog è privo del tag "Cloro Al Clero" XD
Lo aggiungerò, magari :D
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